Il primo punto della storia del Benevento è qualcosa di incredibile: Milan avanti 2-1 fino al 95', ma sull'ultima punizione il portiere dei campani sale e mette dentro un gran gol di testa. Delirio al Vigorito per un 2-2 tanto storico quanto clamoroso: è il primo punto di sempre in Serie A... E arriva grazie al gol del portiere!
Se non siete tifosi milanisti, probabilmente, uno dei finali più belli di sempre. Alberto Brignoli. Professione: portiere. La classica punizione della disperazione a tempo scaduto, palla dentro, taglio sul primo palo… E il portiere del Benevento si trasforma in Didier Drogba: stacco clamoroso, torsione, pallone all’angolino lungo. Benevento 2, Milan 2. Arrivano così i primi, storici, attesi, incredibili, clamorosi punti della storia dei campi in Serie A: con un gol del portiere al 95’. E questo, di per se, vale tutta la partita. Un match che il Benevento ha giocato ancora una volta con cuore e grinta, trovando nel Milan di Gattuso un avversario superiore, ma chiaramente tutt’altro che in salute. Già, perché se siete tifosi milanisti questa è il finale “perfetto” per riassumere il momento della squadra, con la più classica delle leggi di Murphy: se qualcosa può andare storto, lo farà. I rossoneri non esprimono un gran calcio, ma in qualche modo vanno avanti con Bonaventura prima e Kalinic poi. Il rosso di Romagnoli complica le cose nel finale, Gattuso cambia tanto e si chiude, il Milan non soffre nemmeno troppo. Ma poi, appunto, la più clamorosa delle beffe: il gol del portiere.
La cronaca
Gattuso rispetta quanto annunciato alla viglia, andando con difesa a 3 e centrocampo a 4. Rispetto al Milan di Montella però cambia poco in campo, con i rossoneri tutto sommato lenti e piuttosto sterili nel possesso. Di contro il Benevento gioca ordinato e con cuore, sfiorando per primo il vantaggio con Parigini, che sul cross di D’Alessandro alla mezz’ora non trova lo specchio della porta con un colpo di testa solitario. E allora, il Milan, punisce: palla dentro da testa, testa di Bonaventura, Kalinic va a disturbare Brignoli, la respinta non è precisa, Bonaventura è il più lesto e mette dentro – di nuovo di testa – sul primo palo.
Il Milan va così a riposo: avanti 1-0 e senza aver creato nulla di particolare. E allora il Benevento reagisce subito, trovando a inizio secondo tempo il gol con Puscas, bravo a sfruttare la respinta di Donnarumma dopo la gran conclusione di Letizia dalla distanza. Il pari però pura pochissimo, perché Bonaventura – uno dei miglior del Milan – mette dentro un cross sul quale la difesa campana di dimentica clamorosamente di marcare Kalinic in area piccola: stacco facile-facile e gol del croato, che si sblocca così dopo una vita.
Da quel momento i rossoneri giocano più sciolti e più fluidi, facendo vedere le cose migliori ma non creando comunque reali chance per il terzo gol. E succede così che il finale, all’improvviso, si complica. Romagnoli prende il secondo giallo a un quarto d’ora dal termine dopo aver steso Letizia. Gattuso corre ai riparti e nel finale schiera addirittura difesa a 5. Sembra fatta, ma al 95’ succede l’incredibile. Punizione dalla sinistra dopo fallo di Abate. Tutti dentro, compreso Alberto Brignoli. Pallone testo, taglio sul primo palo del portiere campano, stacco di testa, gol del 2-2. Il primo punto del Benevento in Serie A si materializza con la più incredibile delle trame.
La statistica
16 anni dopo Max Taibi un portiere segna un gol in Serie A. Brignoli nella storia. Anche perché dopo 15 giornate consegna il primo punto di sempre al Benevento.
Il migliore
Brignoli. Dieci. Dieci perché non c’è altro da dire.
Se non siete tifosi milanisti, probabilmente, uno dei finali più belli di sempre. Alberto Brignoli. Professione: portiere. La classica punizione della disperazione a tempo scaduto, palla dentro, taglio sul primo palo… E il portiere del Benevento si trasforma in Didier Drogba: stacco clamoroso, torsione, pallone all’angolino lungo. Benevento 2, Milan 2. Arrivano così i primi, storici, attesi, incredibili, clamorosi punti della storia dei campi in Serie A: con un gol del portiere al 95’. E questo, di per se, vale tutta la partita. Un match che il Benevento ha giocato ancora una volta con cuore e grinta, trovando nel Milan di Gattuso un avversario superiore, ma chiaramente tutt’altro che in salute. Già, perché se siete tifosi milanisti questa è il finale “perfetto” per riassumere il momento della squadra, con la più classica delle leggi di Murphy: se qualcosa può andare storto, lo farà. I rossoneri non esprimono un gran calcio, ma in qualche modo vanno avanti con Bonaventura prima e Kalinic poi. Il rosso di Romagnoli complica le cose nel finale, Gattuso cambia tanto e si chiude, il Milan non soffre nemmeno troppo. Ma poi, appunto, la più clamorosa delle beffe: il gol del portiere.
La cronaca
Gattuso rispetta quanto annunciato alla viglia, andando con difesa a 3 e centrocampo a 4. Rispetto al Milan di Montella però cambia poco in campo, con i rossoneri tutto sommato lenti e piuttosto sterili nel possesso. Di contro il Benevento gioca ordinato e con cuore, sfiorando per primo il vantaggio con Parigini, che sul cross di D’Alessandro alla mezz’ora non trova lo specchio della porta con un colpo di testa solitario. E allora, il Milan, punisce: palla dentro da testa, testa di Bonaventura, Kalinic va a disturbare Brignoli, la respinta non è precisa, Bonaventura è il più lesto e mette dentro – di nuovo di testa – sul primo palo.
Il Milan va così a riposo: avanti 1-0 e senza aver creato nulla di particolare. E allora il Benevento reagisce subito, trovando a inizio secondo tempo il gol con Puscas, bravo a sfruttare la respinta di Donnarumma dopo la gran conclusione di Letizia dalla distanza. Il pari però pura pochissimo, perché Bonaventura – uno dei miglior del Milan – mette dentro un cross sul quale la difesa campana di dimentica clamorosamente di marcare Kalinic in area piccola: stacco facile-facile e gol del croato, che si sblocca così dopo una vita.
Da quel momento i rossoneri giocano più sciolti e più fluidi, facendo vedere le cose migliori ma non creando comunque reali chance per il terzo gol. E succede così che il finale, all’improvviso, si complica. Romagnoli prende il secondo giallo a un quarto d’ora dal termine dopo aver steso Letizia. Gattuso corre ai riparti e nel finale schiera addirittura difesa a 5. Sembra fatta, ma al 95’ succede l’incredibile. Punizione dalla sinistra dopo fallo di Abate. Tutti dentro, compreso Alberto Brignoli. Pallone testo, taglio sul primo palo del portiere campano, stacco di testa, gol del 2-2. Il primo punto del Benevento in Serie A si materializza con la più incredibile delle trame.
La statistica
16 anni dopo Max Taibi un portiere segna un gol in Serie A. Brignoli nella storia. Anche perché dopo 15 giornate consegna il primo punto di sempre al Benevento.
Il migliore
Brignoli. Dieci. Dieci perché non c’è altro da dire.
Il peggiore
Romagnoli. Ingenuo in quel secondo giallo dove con un po’ troppa foga si fa bruciare – e cacciare – dallo scatto di Letizia.
Il tabellino
Benevento (4-3-3): Brignoli; Letizia, Djimsiti, Costa, Di Chiara (79’ Gyamfi); Memushaj (79’ Coda), Chibsah, Cataldi; D'Alessandro, Puscas, Parigini (69’ Brignola).
Milan (3-4-3): Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Borini (Dal 60’ Abate), Kessie, Montolivo (73’ Biglia), Rodriguez; Suso (87’ Zapata), Kalinic, Bonaventura.
Gol: 38’ Bonaventura, 58’ Kalinic; 50’ Puscas, 95’ Brignoli!
Note – Ammoniti: Rodriguez, Abate, Kessie; Cataldi, Di Chiara, D'Alessandro. Al 75’ espulso Romagnoli per doppio giallo.
Eurosport.com
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