I nerazzurri non giocano una gara indimenticabile, ma passano anche al Bentegodi: decidono le reti dello spagnolo e del croato. Di Pazzini, entrato da pochissimi secondi, il rigore del momentaneo 1-1 gialloblù concesso con l'ausilio del VAR. La squadra di Spalletti supera Juventus e Lazio riportandosi a -2 dal Napoli.
Di nuovo soffrendo fino all'ultimo, di nuovo con i 3 punti in tasca. La cinica Inter di Spalletti espugna anche Verona, supera in un sol colpo Juventus e Lazio e si riporta al secondo posto solitario della classifica, a due punticini dal Napoli capolista. Il colpo del Bentegodi è meno agevole di quel che qualcuno aveva previsto alla vigilia: un 2-1 in bilico fino alla fine e deciso dai colpi isolati di due solisti, ovvero Borja Valero nel primo tempo e Perisic nella ripresa. Non è la miglior Inter stagionale: poche idee offensive, soprattutto nei primi 45 minuti, e qualche difficoltà nel proporre calcio. Merito anche di un Verona che, nonostante la classifica, dà battaglia fino alla fine arrivando a sognare il pareggio: il calcio di rigore (decretato dall'ormai consueto intervento del VAR) con cui Pazzini riporta momentaneamente il risultato in equilibrio è però una gioia isolata, durata lo spazio di appena 8 minuti. L'Inter conquista il nono successo nelle prime 11 giornate: nemmeno nell'anno del Triplete aveva iniziato così bene. Ottimi segnali per una squadra che, adesso, non può più nascondere i propri sogni di gloria.
La cronaca
Tanto equilibrio al Bentegodi. E occasioni da gol che non fioccano. Candreva e Cerci hanno spazio per calciare in area, ma trovano un corpo avversario a coprire la porta. Il Verona chiude bene gli spazi e riparte, e così l'Inter può rendersi pericolosa soltanto sugli sviluppi di un angolo: Vecino raccoglie il cross di Candreva e prova a sorprendere Nicolas, che blocca. Ottima chance per D'Ambrosio, che dopo la mezz'ora viene imbeccato in area da Borja Valero ma viene stoppato da Heurtaux davanti alla porta. Al 36', ecco il vantaggio nerazzurro: Candreva crossa lungo, lo stesso Borja Valero viene dimenticato dalla retroguardia veronese e sul secondo palo non ha difficoltà nel battere al volo Nicolas.
Tanta Inter dopo l'intervallo: Icardi e Vecino calciano da fuori, non centrando però i pali veronesi. Anche l'Hellas ha la sua bella chance con Cerci, che dal limite lascia immobile Handanovic peccando di precisione solo per centimetri. Al 59' il Verona beneficia di un rigore: Handanovic crolla su Cerci in area, Gavillucci in un primo momento lascia correre ma, dopo l'intervento del VAR, indica il dischetto, consentendo al neo entrato Pazzini di timbrare l'1-1. La gioia dei padroni di casa dura però solo 8 minuti: dopo una traversa colpita di testa da Vecino è Perisic a riportare in vantaggio l'Inter a 20 dal termine, con un bolide dal limite che Nicolas nemmeno vede partire. Pazzini ha la palla del secondo pari, ma in spaccata non arriva a deviare il centro di Fares. E il finale d'assalto del Verona non porta a nulla: vince l'Inter, che si riporta al secondo posto.
Di nuovo soffrendo fino all'ultimo, di nuovo con i 3 punti in tasca. La cinica Inter di Spalletti espugna anche Verona, supera in un sol colpo Juventus e Lazio e si riporta al secondo posto solitario della classifica, a due punticini dal Napoli capolista. Il colpo del Bentegodi è meno agevole di quel che qualcuno aveva previsto alla vigilia: un 2-1 in bilico fino alla fine e deciso dai colpi isolati di due solisti, ovvero Borja Valero nel primo tempo e Perisic nella ripresa. Non è la miglior Inter stagionale: poche idee offensive, soprattutto nei primi 45 minuti, e qualche difficoltà nel proporre calcio. Merito anche di un Verona che, nonostante la classifica, dà battaglia fino alla fine arrivando a sognare il pareggio: il calcio di rigore (decretato dall'ormai consueto intervento del VAR) con cui Pazzini riporta momentaneamente il risultato in equilibrio è però una gioia isolata, durata lo spazio di appena 8 minuti. L'Inter conquista il nono successo nelle prime 11 giornate: nemmeno nell'anno del Triplete aveva iniziato così bene. Ottimi segnali per una squadra che, adesso, non può più nascondere i propri sogni di gloria.
La cronaca
Tanto equilibrio al Bentegodi. E occasioni da gol che non fioccano. Candreva e Cerci hanno spazio per calciare in area, ma trovano un corpo avversario a coprire la porta. Il Verona chiude bene gli spazi e riparte, e così l'Inter può rendersi pericolosa soltanto sugli sviluppi di un angolo: Vecino raccoglie il cross di Candreva e prova a sorprendere Nicolas, che blocca. Ottima chance per D'Ambrosio, che dopo la mezz'ora viene imbeccato in area da Borja Valero ma viene stoppato da Heurtaux davanti alla porta. Al 36', ecco il vantaggio nerazzurro: Candreva crossa lungo, lo stesso Borja Valero viene dimenticato dalla retroguardia veronese e sul secondo palo non ha difficoltà nel battere al volo Nicolas.
Tanta Inter dopo l'intervallo: Icardi e Vecino calciano da fuori, non centrando però i pali veronesi. Anche l'Hellas ha la sua bella chance con Cerci, che dal limite lascia immobile Handanovic peccando di precisione solo per centimetri. Al 59' il Verona beneficia di un rigore: Handanovic crolla su Cerci in area, Gavillucci in un primo momento lascia correre ma, dopo l'intervento del VAR, indica il dischetto, consentendo al neo entrato Pazzini di timbrare l'1-1. La gioia dei padroni di casa dura però solo 8 minuti: dopo una traversa colpita di testa da Vecino è Perisic a riportare in vantaggio l'Inter a 20 dal termine, con un bolide dal limite che Nicolas nemmeno vede partire. Pazzini ha la palla del secondo pari, ma in spaccata non arriva a deviare il centro di Fares. E il finale d'assalto del Verona non porta a nulla: vince l'Inter, che si riporta al secondo posto.
La statistica chiave
29 punti nelle prime 11 giornate per l'Inter: mai, nell'era dei 3 punti (dal 1994/95), i nerazzurri erano partiti così forte in campionato.
Il migliore in campo
Skriniar. Rischia con un improvvido anticipo su Handanovic, ma rimane l'unica incertezza di una gara ancora una volta ottima. Sereno, guida la difesa nerazzurra concedendo poco o nulla.
Il peggiore in campo
Icardi. Spauracchio per la difesa gialloblù, quasi non si vede. Strozza un golosissimo tiro dal limite, poi spaventa Nicolas a inizio ripresa. Stop: la sua gara è riassunta così.
La dichiarazione
Luciano Spalletti: "Che effetto mi fa la miglior partenza della storia dell'Inter? Nessuno: si tira una riga e poi si va avanti. La luce in fondo al tunnel la vedremo a giugno".
Il tabellino
Verona (4-4-2): Nicolas; Romulo, Heurtaux, Caracciolo, Souprayen; Verde, Bessa (64' B. Zuculini), Fossati, Fares; Cerci (79' Lee), Kean (59' Pazzini). All. Pecchia
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Vecino; Candreva (74' Brozovic), Borja Valero (78' Cancelo), Perisic; Icardi (86' Eder). All. Spalletti
Arbitro: Claudio Gavillucci di Latina
Gol: 36' Borja Valero (I), 59' rig. Pazzini (V), 67' Perisic (I)
Note: ammoniti Fares, Gagliardini, Pazzini, Brozovic, Heurtaux, Lee
Eurosport.com
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