Pratica Bisceglie archiviata in 7': subito in gol Curiale e Di Grazia, poi ancora Curiale (foto Galtieri) e Russotto per il 4-1 finale. Lucarelli parte col 3-5-2 ma passa subito al 4-3-3 con l'infortunio di Blondett e la squadra si adatta bene: il recupero alla causa di Di Grazia e la crescente vena realizzativa dell'ex trapanese tra le note liete
In fretta, quasi a volersi liberare prima possibile della cappa di negatività scesa con le due sconfitte di fila. Il Catania ci mette sette minuti per sbrigare la pratica Bisceglie: doppio vantaggio e vittoria ipotecata. I gol alla fine diventeranno quattro, ma lo slancio che indirizza la gara arriva dalla partenza sparata - come piace a Lucarelli - che irretisce gli ospiti e spiana la strada agli etnei, che rialzano la testa e si riprendono il secondo posto, seppur in coabitazione con il Monopoli.
Lo stiramento all'inguine che fa crollare a terra Blondett, al debutto stagionale da titolare, alla prima palla giocata sembra un brutto presagio e invece è un'opportunità. Mentre Curiale sblocca la partita girando in porta un pallone servitogli da Russotto, ben imbeccato da Mazzarani, Lucarelli decide di intepretare l'infortunio dell'ex cosentino come un segno e invece di rimpiazzarlo con Aya molla subito il 3-5-2 scelto di avvio per passare al 4-3-3 con l'ingresso di Di Grazia largo in avanti e l'abbassamento di Semenzato e Marchese sulle fasce in difesa.
Va tutto liscio, nonostante la rinuncia a Lodi (reduce dall'intervento di lunedì per stabilizzare la frattura alla mano destra), anche perchè - a proposito di segnali - Di Grazia ripaga subito il tecnico facendo centro dal limite con un destro ben piazzato dopo aver riconquistato palla con caparbietà sulla trequarti. Il recupero alla causa del talento catanese e il buon adattamento al 4-3-3 sono tra le note più liete di una gara per larghi tratti a senso unico.
Altra nota lieta è la crescente vena realizzativa di Curiale. In attesa che Ripa risolva i problemi fisici ed entri in condizione, ci pensa l'ex trapanese a dare concretezza alla manovra: il colpo di testa del 3-0 arriva al termine di una pregevole azione, avviata da un'apertura a lunga gittata di Biagianti e rifinita da Marchese con un preciso cross da sinistra.
A proposito di Biagianti: il capitano non è un play classico alla Lodi, ma interpreta il ruolo con grande intensità e apprezzabili impennate di qualità. La stessa qualità che, tra un urlaccio di Lo Monaco dalla tribuna e l'altro, offre Russotto strappando applausi.
Il Bisceglie è modesto, ma in Serie C basta poco per complicarsi la vita anche contro avversari così (vedi il debutto col Fondi). I rossazzurri si muovono con fluidità e tengono in pugno la partita per larghissimi tratti lasciando agli avversari appena un tiretto di Montinaro sul quale Pisseri è attento.
Il Catania sfiora il poker con un destro al volo di Semenzato e nella ripresa allenta un po' il ritmo. Il gol di Jovanovic, nato da una lunga cavalcata di Jurkic dopo un malinteso rossazzurro in area pugliese, è comunque solo un episodio. Zavettieri passa al 4-3-3 ma non cambia nulla. Crispino salva la porta volando su un destro a giro di Russotto, ma capitola ancora quando lo stesso Russotto s'inserisce nell'area piccola correggendo in rete un pallone che Semenzato contende con successo a Petta.
I rossazzurri chiudono col 3-5-2 col quale avevano cominciato la partita e Lucarelli ne approfitta per regalare minuti a Rossetti e Lovric. Il Catania è ripartito. E ora non può e non deve fermarsi. – Lasiciliaweb.it –
Va tutto liscio, nonostante la rinuncia a Lodi (reduce dall'intervento di lunedì per stabilizzare la frattura alla mano destra), anche perchè - a proposito di segnali - Di Grazia ripaga subito il tecnico facendo centro dal limite con un destro ben piazzato dopo aver riconquistato palla con caparbietà sulla trequarti. Il recupero alla causa del talento catanese e il buon adattamento al 4-3-3 sono tra le note più liete di una gara per larghi tratti a senso unico.
Altra nota lieta è la crescente vena realizzativa di Curiale. In attesa che Ripa risolva i problemi fisici ed entri in condizione, ci pensa l'ex trapanese a dare concretezza alla manovra: il colpo di testa del 3-0 arriva al termine di una pregevole azione, avviata da un'apertura a lunga gittata di Biagianti e rifinita da Marchese con un preciso cross da sinistra.
A proposito di Biagianti: il capitano non è un play classico alla Lodi, ma interpreta il ruolo con grande intensità e apprezzabili impennate di qualità. La stessa qualità che, tra un urlaccio di Lo Monaco dalla tribuna e l'altro, offre Russotto strappando applausi.
Il Bisceglie è modesto, ma in Serie C basta poco per complicarsi la vita anche contro avversari così (vedi il debutto col Fondi). I rossazzurri si muovono con fluidità e tengono in pugno la partita per larghissimi tratti lasciando agli avversari appena un tiretto di Montinaro sul quale Pisseri è attento.
Il Catania sfiora il poker con un destro al volo di Semenzato e nella ripresa allenta un po' il ritmo. Il gol di Jovanovic, nato da una lunga cavalcata di Jurkic dopo un malinteso rossazzurro in area pugliese, è comunque solo un episodio. Zavettieri passa al 4-3-3 ma non cambia nulla. Crispino salva la porta volando su un destro a giro di Russotto, ma capitola ancora quando lo stesso Russotto s'inserisce nell'area piccola correggendo in rete un pallone che Semenzato contende con successo a Petta.
I rossazzurri chiudono col 3-5-2 col quale avevano cominciato la partita e Lucarelli ne approfitta per regalare minuti a Rossetti e Lovric. Il Catania è ripartito. E ora non può e non deve fermarsi. – Lasiciliaweb.it –

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