Bruttissima prestazione dei rossoneri che producono solo un palo di Montolivo nella ripresa. La vittoria dell'Austria Vienna avvicina però il Milan alla qualificazione: contro gli austriaci a San Siro basterà una vittoria per accedere al turno successivo.
Un Milan disarmante strappa un pareggio ad Atene e si avvicina paradossalmente alla qualificazione ai sedicesimi di finale. Gioca male la squadra di Montella, produce pochissimi pericoli e non trova la scintilla neanche in Europa League, che finora era stata la valvola di sfogo per i risultati non entusiasmanti del campionato. E se è vero che Montella si gioca la panchina in queste partite, ad Atene non è arrivata la risposta attesa. La vittoria esterna dell’Austria Vienna sul Rijeka avvicina sensibilmente il Milan alla qualificazione, e questa è l’unica nota positiva della serata. Sono pochi i singoli a salvarsi in una serata poco edificante: solo Romagnoli, Bonucci e Montolivo riescono a distinguersi per volontà e spirito di iniziativa. Nel primo tempo i rossoneri non toccano mai palla all’interno dell’area avversaria e si animano soltanto con l’ingresso di Suso ma l’indotto positivo dello spagnolo dura circa venti minuti, prima di un nuovo calo.
La cronaca della partita
Il primo tempo del Milan si può riassumere in un semplice dato: zero tiri in porta ma soprattutto zero palloni toccati nell’area di rigore avversaria. I rossoneri non creano alcun pericolo mentre l’AEK mette i brividi a Donnarumma in paio di occasioni con Rodrigo Galo, in entrambe le occasioni. Nella ripresa il Milan prova a cambiare ritmo, svolta che coincide con l’ingresso di Suso al posto di Cutrone. Lo spagnolo crea un’occasione per Montolivo, che al 57’ calcia di destro da posizione defilata in area e colpisce in pieno il palo. È questa la più grande occasione del Milan nella partita. Poco prima Calhanoglu aveva trovato in area la deviazione di Romagnoli sul primo palo, senza che il difensore del ’95 trovasse la forza per essere pericoloso. L’Aek con Livaja, appena entrato, mette i brividi a Donnarumma in due occasioni al 60’. Nel finale l'AEK ci prova con un destro da lontano di Johanson, senza successo.
Il migliore in campo
Alessio ROMAGNOLI: sempre preciso, sbaglia poco in fase difensiva e prova anche a spingersi in avanti. Nella mediocrità generale è una notizia.
Un Milan disarmante strappa un pareggio ad Atene e si avvicina paradossalmente alla qualificazione ai sedicesimi di finale. Gioca male la squadra di Montella, produce pochissimi pericoli e non trova la scintilla neanche in Europa League, che finora era stata la valvola di sfogo per i risultati non entusiasmanti del campionato. E se è vero che Montella si gioca la panchina in queste partite, ad Atene non è arrivata la risposta attesa. La vittoria esterna dell’Austria Vienna sul Rijeka avvicina sensibilmente il Milan alla qualificazione, e questa è l’unica nota positiva della serata. Sono pochi i singoli a salvarsi in una serata poco edificante: solo Romagnoli, Bonucci e Montolivo riescono a distinguersi per volontà e spirito di iniziativa. Nel primo tempo i rossoneri non toccano mai palla all’interno dell’area avversaria e si animano soltanto con l’ingresso di Suso ma l’indotto positivo dello spagnolo dura circa venti minuti, prima di un nuovo calo.
La cronaca della partita
Il primo tempo del Milan si può riassumere in un semplice dato: zero tiri in porta ma soprattutto zero palloni toccati nell’area di rigore avversaria. I rossoneri non creano alcun pericolo mentre l’AEK mette i brividi a Donnarumma in paio di occasioni con Rodrigo Galo, in entrambe le occasioni. Nella ripresa il Milan prova a cambiare ritmo, svolta che coincide con l’ingresso di Suso al posto di Cutrone. Lo spagnolo crea un’occasione per Montolivo, che al 57’ calcia di destro da posizione defilata in area e colpisce in pieno il palo. È questa la più grande occasione del Milan nella partita. Poco prima Calhanoglu aveva trovato in area la deviazione di Romagnoli sul primo palo, senza che il difensore del ’95 trovasse la forza per essere pericoloso. L’Aek con Livaja, appena entrato, mette i brividi a Donnarumma in due occasioni al 60’. Nel finale l'AEK ci prova con un destro da lontano di Johanson, senza successo.
Il migliore in campo
Alessio ROMAGNOLI: sempre preciso, sbaglia poco in fase difensiva e prova anche a spingersi in avanti. Nella mediocrità generale è una notizia.
Il peggiore in campo
André SILVA: sorprende in negativo il suo scarso mordente, l'inesistente cattiveria sui palloni. Non è mai pericoloso, malissimo.
Il tabellino
AEK ATENE: Anestis, Vranjes, Cosic, Bakakis, Galo, Johansson, Simoes, Helder Lopes, Bakasetas (dal 66’ Galanopoulos), Christodoulopoulos (dal 60’ Livaja), Araujo (dal 79’ Giakoumakis). All.: Manolo Jimenez
MILAN: Donnarumma, Musacchio, Bonucci, Romagnoli, Borini, Locatelli (dal 67’ Kessie), Montolivo, Ricardo Rodriguez, Calhanoglu, André Silva (dall’81’ Kalinic), Cutrone (dal 46’ Suso). All.: Vincenzo Montella
ARBITRO: Manuel De Sousa (Por)
AMMONITI: Musacchio, Locatelli (M) e Cosic (A)
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