Match deciso già nel primo tempo, quando Immobile prima si conquista e trasforma un rigore e poi chiude i conti prima dell'intervallo. Bastos a inizio secondo tempo fissa il definitivo 3-0. Lazio alla sesta vittoria consecutiva in tutte le competizioni e terza il classifica a pari punti con la Juventus: -1 dall'Inter, -3 dal Napoli capolista.
Altro giro, altro spot per la Serie A a 16 squadre. Dopo le figuracce nel weekend delle varie Crotone, Benevento, Udinese e compagnia varia, arriva anche il Cagliari all’Olimpico a confermare che il gap tra le ultime 5/6 della classifica e le altre è qualcosa di tanto evidente quanto privo di senso per un campionato che ‘di senso’ vorrebbe definirsi. Il Cagliari all’Olimpico non dura quasi nulla, andando subito sotto, subendo un episodio probabilmente un po’ sfortunato ma poi mostrando il nulla o quasi dal punto di vista tattico e delle idee. Otto uomini dietro alla linea, zero pressing, e la Lazio di Inzaghi può permettersi così di fare il bello e il cattivo tempo: rallentando, addormentando i ritmi, piazzando le zampate al momento giusto e facendo ‘ciao ciao’ con la manina a chi sperava di vedere un po’ di sano spettacolo. Filosofia a cui Inzaghi non deve però giustamente attenersi o rispondere; semmai le domande dovrebbe farsele qualcuno in Lega, che piange miseria per la vendita dei diritti tv all’estero a un prezzo troppo basso, salvo poi trovarsi con queste partite e avversari da offrire al pubblico. Discorsi altri, comunque, questi ultimi, di una serata dove la Lazio dimostra il suo valore e si gode una settimana perfetta; male il Cagliari, che cambia in panca ma per valori in campo – tranne qualche rara eccezione – è questa squadra; e malissimo chi per piacere, dovere o altro ancora ha dovuto assistere. Sotto a chi tocca. Avanti con la prossima.
La cronaca
Basta poco, pochissimo, alla Lazio di Inzaghi, per indirizzare la serata. Dopo 7 minuti infatti Parolo pesca Immobile in area: il bomber anticipa l’uscita avventata di Crosta e si conquista il rigore che dal dischetto poi trasforma. Da lì i biancocelesti decidono di andare in puro controllo, abbassando i ritmi dopo le fatiche con Juventus e Lione. Pure troppo. Perché al 20’ il Cagliari troverebbe il pareggio con Farias, ma guardalinee, arbitro e poi var decidono – con grandissimi dubbi – di annullare agli isolani il gol per fuorigioco. Un episodio che premia la Lazio, brava poi, nonostante un calcio sornione e sottoritmo, a raddoppiare poco prima dell’intervallo: sponda aerea da destra di Marusic, inserimento del solito Immobile e tanti saluti al Cagliari.
Nella ripresa, infatti, la partita, è definitivamente chiusa dal tocco ravvicinato di Bastos dopo la punizione di Luis Alberto. I ritmi imposti dalla Lazio si abbassano ulteriormente e per lo spettacolo rivolgersi altrove. Concetto che non dispiace a Simone Inzaghi. Senza strafare e senza concedere nulla la sua Lazio tiene così il ritmo della Juve e accorcia – esattamente come i bianconeri – sia su Napoli che su Inter. Per ora – considerando anche la Roma – sono davvero tutte lì.
Altro giro, altro spot per la Serie A a 16 squadre. Dopo le figuracce nel weekend delle varie Crotone, Benevento, Udinese e compagnia varia, arriva anche il Cagliari all’Olimpico a confermare che il gap tra le ultime 5/6 della classifica e le altre è qualcosa di tanto evidente quanto privo di senso per un campionato che ‘di senso’ vorrebbe definirsi. Il Cagliari all’Olimpico non dura quasi nulla, andando subito sotto, subendo un episodio probabilmente un po’ sfortunato ma poi mostrando il nulla o quasi dal punto di vista tattico e delle idee. Otto uomini dietro alla linea, zero pressing, e la Lazio di Inzaghi può permettersi così di fare il bello e il cattivo tempo: rallentando, addormentando i ritmi, piazzando le zampate al momento giusto e facendo ‘ciao ciao’ con la manina a chi sperava di vedere un po’ di sano spettacolo. Filosofia a cui Inzaghi non deve però giustamente attenersi o rispondere; semmai le domande dovrebbe farsele qualcuno in Lega, che piange miseria per la vendita dei diritti tv all’estero a un prezzo troppo basso, salvo poi trovarsi con queste partite e avversari da offrire al pubblico. Discorsi altri, comunque, questi ultimi, di una serata dove la Lazio dimostra il suo valore e si gode una settimana perfetta; male il Cagliari, che cambia in panca ma per valori in campo – tranne qualche rara eccezione – è questa squadra; e malissimo chi per piacere, dovere o altro ancora ha dovuto assistere. Sotto a chi tocca. Avanti con la prossima.
La cronaca
Basta poco, pochissimo, alla Lazio di Inzaghi, per indirizzare la serata. Dopo 7 minuti infatti Parolo pesca Immobile in area: il bomber anticipa l’uscita avventata di Crosta e si conquista il rigore che dal dischetto poi trasforma. Da lì i biancocelesti decidono di andare in puro controllo, abbassando i ritmi dopo le fatiche con Juventus e Lione. Pure troppo. Perché al 20’ il Cagliari troverebbe il pareggio con Farias, ma guardalinee, arbitro e poi var decidono – con grandissimi dubbi – di annullare agli isolani il gol per fuorigioco. Un episodio che premia la Lazio, brava poi, nonostante un calcio sornione e sottoritmo, a raddoppiare poco prima dell’intervallo: sponda aerea da destra di Marusic, inserimento del solito Immobile e tanti saluti al Cagliari.
Nella ripresa, infatti, la partita, è definitivamente chiusa dal tocco ravvicinato di Bastos dopo la punizione di Luis Alberto. I ritmi imposti dalla Lazio si abbassano ulteriormente e per lo spettacolo rivolgersi altrove. Concetto che non dispiace a Simone Inzaghi. Senza strafare e senza concedere nulla la sua Lazio tiene così il ritmo della Juve e accorcia – esattamente come i bianconeri – sia su Napoli che su Inter. Per ora – considerando anche la Roma – sono davvero tutte lì.
La statistica
Sei vittorie consecutive per la Lazio in tutte le competizioni. Caldissimi.
Il migliore
Immobile. In un momento di grazia totale e terminale unico di un sistema in cui evidentemente si trova a perfetto agio. Lavoro per la squadra, gol, soddisfazioni personali. 17 gol in 13 partite. Come lui, in Europa, nessuno. Meglio di così, impossibile.
Sei vittorie consecutive per la Lazio in tutte le competizioni. Caldissimi.
Il migliore
Immobile. In un momento di grazia totale e terminale unico di un sistema in cui evidentemente si trova a perfetto agio. Lavoro per la squadra, gol, soddisfazioni personali. 17 gol in 13 partite. Come lui, in Europa, nessuno. Meglio di così, impossibile.
Il peggiore
Crosta. Non ne prende una. Intese come uscite; intese come palloni; intesa come sicurezza trasmessa al reparto. Giovane e inesperto è un’attenuante accettabile. Ma il 4 in pagella è altrettanto inevitabile.
Il tabellino
Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu (70’ Luiz Felipe); Marusic (79’ Caicedo), Parolo, Leiva (57’ Murgia), Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto; Immobile.
Cagliari (4-3-2-1): Crosta; Romagna, Andreolli, Pisacane, Dessena (64’ Faragò); Ionita, Barella, Padoin (76’ Mianguè); Joao Pedro; Farias, Sau (58’ Pavoletti).
Gol: 7’ rig. e 43’ Immobile, 48’ Bastos.
Note – Ammoniti: Leiva; Andreolli, Dessena, Farias, Pavoletti.
Eurospot.com
Crosta. Non ne prende una. Intese come uscite; intese come palloni; intesa come sicurezza trasmessa al reparto. Giovane e inesperto è un’attenuante accettabile. Ma il 4 in pagella è altrettanto inevitabile.
Il tabellino
Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu (70’ Luiz Felipe); Marusic (79’ Caicedo), Parolo, Leiva (57’ Murgia), Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto; Immobile.
Cagliari (4-3-2-1): Crosta; Romagna, Andreolli, Pisacane, Dessena (64’ Faragò); Ionita, Barella, Padoin (76’ Mianguè); Joao Pedro; Farias, Sau (58’ Pavoletti).
Gol: 7’ rig. e 43’ Immobile, 48’ Bastos.
Note – Ammoniti: Leiva; Andreolli, Dessena, Farias, Pavoletti.
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