Gli azzurri passano in vantaggio a fine primo tempo con Chiellini, ma vengono raggiunti dall'attaccante del Palermo a un quarto d'ora dalla fine. Fischi per gli uomini di Ventura, a cui serve un ultimo punto per entrare tra le migliori 8 che si giocheranno agli spareggi l'accesso ai Mondiali.
Se sia uno dei punti più bassi della storia azzurra, se non altro di quella recente, stabilitelo voi. Di certo, l'1-1 casalingo che l'Italia racimola contro la Macedonia è l'ennesimo segnale che qualcosa non va. O meglio: che molto non va. Per un gioco sempre farraginoso nonostante il passaggio al tridente, per una sensazione netta di fragilita e poi, certo, per un risultato che, diversamente da Skopje, non premia gli azzurri oltre i loro meriti. Se all'andata Immobile aveva tolto le castagne dal fuoco con una provvidenziale doppietta nell'ultimo quarto d'ora, questa volta non c'è nulla da fare: Chiellini illude tutti a fine primo tempo, ma invece di sbloccarsi la squadra di Ventura si affloscia, non creando più nulla (letteralmente) per tutto il secondo tempo e subendo l'1-1 di Trajkovski, attaccante del Palermo entrato in campo da pochi minuti. Una disfatta. Un flop totale, giustamente sottolineato dalla pioggia di fischi finale. La classifica tutto sommato premia l'Italia, ma non del tutto: è matematico il secondo posto nel gruppo G, alle spalle della Spagna, ma non l'ingresso tra le migliori 8 che si giocheranno l'approdo ai Mondiali tramite gli spareggi. Servirà un ulteriore punticino lunedì sera, in Albania, sempre che domani la Bosnia batta il Belgio. Un'agonia che gli azzurri si sarebbero potuti risparmiare.
La cronaca
Non passano che 8 minuti per la prima, enorme occasione italiana: doppio scambio Immobile-Insigne, l'attaccante del Napoli è liberato davanti a Dimitrievski dal “gemello” ma gli calcia addosso. Una chance fallita che sembra demoralizzare gli uomini di Ventura, poco qualitativi nel cercare giocate difficili e inesorabilmente chiusi da una Macedonia molto organizzata. Anzi, al 19' è addirittura Pandev a spaventare Buffon con un sinistro comunque centrale. L'Italia si scuote negli ultimi 10 minuti del primo tempo: dopo un'occasione incredibilmente divorata da Zappacosta davanti al portiere (buon controllo, sinistro pessimo in precaria coordinazione), è Chiellini a trovare l'1-0, ben servito in posizione ottimale dall'altruista Immobile. Un vantaggio provvidenziale, anche per rispedire al mittente qualche fischio proveniente dalle tribune.
Nella ripresa, almeno per una buona mezz'ora, accade poco o nulla. L'Italia giochicchia senza proporre più nemmeno l'ombra di una manovra offensiva accettabile, la Macedonia ha buon gioco e, dopo aver capito di poter sorprendere, prende sempre più coraggio. E infatti, puntuale, a 13 minuti dalla fine arriva il pareggio ospite: Pandev trova spazio e imbuca per il neo entrato Trajkovski, che si infila in area e con un imparabile destro incrocia alle spalle di Buffon. È la fine per l'Italia, che non ha più né la forza né le idee per cercare un nuovo vantaggio. Finisce con un clamoroso 1-1. E l'Olimpico ribolle sotto i fischi.
Se sia uno dei punti più bassi della storia azzurra, se non altro di quella recente, stabilitelo voi. Di certo, l'1-1 casalingo che l'Italia racimola contro la Macedonia è l'ennesimo segnale che qualcosa non va. O meglio: che molto non va. Per un gioco sempre farraginoso nonostante il passaggio al tridente, per una sensazione netta di fragilita e poi, certo, per un risultato che, diversamente da Skopje, non premia gli azzurri oltre i loro meriti. Se all'andata Immobile aveva tolto le castagne dal fuoco con una provvidenziale doppietta nell'ultimo quarto d'ora, questa volta non c'è nulla da fare: Chiellini illude tutti a fine primo tempo, ma invece di sbloccarsi la squadra di Ventura si affloscia, non creando più nulla (letteralmente) per tutto il secondo tempo e subendo l'1-1 di Trajkovski, attaccante del Palermo entrato in campo da pochi minuti. Una disfatta. Un flop totale, giustamente sottolineato dalla pioggia di fischi finale. La classifica tutto sommato premia l'Italia, ma non del tutto: è matematico il secondo posto nel gruppo G, alle spalle della Spagna, ma non l'ingresso tra le migliori 8 che si giocheranno l'approdo ai Mondiali tramite gli spareggi. Servirà un ulteriore punticino lunedì sera, in Albania, sempre che domani la Bosnia batta il Belgio. Un'agonia che gli azzurri si sarebbero potuti risparmiare.
La cronaca
Non passano che 8 minuti per la prima, enorme occasione italiana: doppio scambio Immobile-Insigne, l'attaccante del Napoli è liberato davanti a Dimitrievski dal “gemello” ma gli calcia addosso. Una chance fallita che sembra demoralizzare gli uomini di Ventura, poco qualitativi nel cercare giocate difficili e inesorabilmente chiusi da una Macedonia molto organizzata. Anzi, al 19' è addirittura Pandev a spaventare Buffon con un sinistro comunque centrale. L'Italia si scuote negli ultimi 10 minuti del primo tempo: dopo un'occasione incredibilmente divorata da Zappacosta davanti al portiere (buon controllo, sinistro pessimo in precaria coordinazione), è Chiellini a trovare l'1-0, ben servito in posizione ottimale dall'altruista Immobile. Un vantaggio provvidenziale, anche per rispedire al mittente qualche fischio proveniente dalle tribune.
Nella ripresa, almeno per una buona mezz'ora, accade poco o nulla. L'Italia giochicchia senza proporre più nemmeno l'ombra di una manovra offensiva accettabile, la Macedonia ha buon gioco e, dopo aver capito di poter sorprendere, prende sempre più coraggio. E infatti, puntuale, a 13 minuti dalla fine arriva il pareggio ospite: Pandev trova spazio e imbuca per il neo entrato Trajkovski, che si infila in area e con un imparabile destro incrocia alle spalle di Buffon. È la fine per l'Italia, che non ha più né la forza né le idee per cercare un nuovo vantaggio. Finisce con un clamoroso 1-1. E l'Olimpico ribolle sotto i fischi.
La statistica chiave
Ripresa inguardabile per l'Italia, che non ha mai calciato verso lo specchio della porta avversaria: due tentativi, entrambi fuori.
Il migliore in campo
Trajkovski. Entra e l'attacco della Macedonia si accende di colpo. Una sua incursione sventata da Rugani è il preludio a un gol che fa malissimo alla "sua" Italia.
Ripresa inguardabile per l'Italia, che non ha mai calciato verso lo specchio della porta avversaria: due tentativi, entrambi fuori.
Il migliore in campo
Trajkovski. Entra e l'attacco della Macedonia si accende di colpo. Una sua incursione sventata da Rugani è il preludio a un gol che fa malissimo alla "sua" Italia.
Il peggiore in campo
Verdi. Non bene. Anzi: sarà l'emozione dell'esordio da titolare con la maglia dell'Italia, sarà quel che si vuole, ma là a destra combina pochissimo e sbaglia tanto. Sostituzione inevitabile dopo un'ora.
Verdi. Non bene. Anzi: sarà l'emozione dell'esordio da titolare con la maglia dell'Italia, sarà quel che si vuole, ma là a destra combina pochissimo e sbaglia tanto. Sostituzione inevitabile dopo un'ora.
La dichiarazione
Ventura: "Era impensabile pensare di poter portare a casa il risultato senza proporre più nulla. I fischi? L'Italia non dovrebbe mai essere fischiata per principio, perché rappresenta tutti noi. Il pubblico dovrebbe aiutare la squadra a reagire".
Ventura: "Era impensabile pensare di poter portare a casa il risultato senza proporre più nulla. I fischi? L'Italia non dovrebbe mai essere fischiata per principio, perché rappresenta tutti noi. Il pubblico dovrebbe aiutare la squadra a reagire".
Il tabellino
Italia (3-4-3): Buffon; Barzagli (46' Rugani), Bonucci, Chiellini; Zappacosta, Gagliardini (75' Cristante), Parolo, Darmian; Verdi (64' Bernardeschi), Immobile, Insigne. Ct. Ventura
Macedonia (3-4-3): Dimitrevski; Ristovski, Musliu, Velkoski (75' Zajkov); Radeski, Spirovski, Bardi, Alioski; Pandev (80' Trickovski), Nestorovski, Hasani (64' Trajkovski). Ct. Angelovski
Arbitro: Tiago Martins (Portogallo)
Gol: 40' Chiellini (I), 77' Trajkovski (M)
Note: ammoniti Spirovski, Hasani, Parolo
Eurosport.com
Italia (3-4-3): Buffon; Barzagli (46' Rugani), Bonucci, Chiellini; Zappacosta, Gagliardini (75' Cristante), Parolo, Darmian; Verdi (64' Bernardeschi), Immobile, Insigne. Ct. Ventura
Macedonia (3-4-3): Dimitrevski; Ristovski, Musliu, Velkoski (75' Zajkov); Radeski, Spirovski, Bardi, Alioski; Pandev (80' Trickovski), Nestorovski, Hasani (64' Trajkovski). Ct. Angelovski
Arbitro: Tiago Martins (Portogallo)
Gol: 40' Chiellini (I), 77' Trajkovski (M)
Note: ammoniti Spirovski, Hasani, Parolo
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