Catania: Lodi, alla fine

Un rigore allo scadere del regista (foto Galtieri) consente ai rossazzurri di venire a capo di una partita complicata contro l'Andria. Gli etnei tengono a lungo l'iniziativa ma nella ripresa rischiano di andare sotto.

All'ultimo minuto. Su rigore. E dopo aver rischiato di perderla. Non è il largo 3-0 delle ultime due uscite, ma sul piano della pura gioia è anche meglio. Il successo in extremis per 1-0 sulla Fidelis Andria è di quelli catalogabili tra gli indizi in grado di suggerire una stagione propizia.

Una partita come questa probabilmente il Catania degli ultimi due campionati l'avrebbe persa. Quest'anno la vince. Con l'aiuto della tenacia, del coraggio di assumersi rischi calcolati e di un pizzico di buona sorte. Ingredienti essenziali per condurre un campionato di vertice e arrivare sino in fondo.

Venire a capo di 90 minuti così non è uno scherzo. L'Andria si arrocca sin dalle prime battute nella propria metà campo trasformando il 4-3-3 puramente teorico in una sorta di difesa a sei per poi affidarsi alle ripartenze veloci quando possibile. Un copione classico, che - statene sicuri - si ripeterà più volte al Massimino.

Gli etnei tengono costantemente l'iniziativa, ma è dura trovare varchi, anche perchè Curiale non è ancora al top e quando un corridoio si apre c'è Maurantonio a dire no proprio a Curiale e a Russotto, i cui strappi rappresentano i momenti migliori della manovra offensiva dei padroni di casa.

Presentatasi al Massimino nell'inusuale posizione di squadra senza sconfitte eppure invischiata nelle zone basse della classifica (3 pareggi su 3 gare disputate), l'Andria si conferma formazione difficile da battere e nella ripresa, quando il Catania si allunga e si sbilancia un po' per andare alla ricerca del risultato pieno, ha almeno tre ottime occasioni per piazzare il colpaccio: la traversa di Minicucci (provvidenziale deviazione di Aya), un tiro alto di Scaringella da ottima posizione e un diagonale di Croce di poco fuori mettono i brividi al pubblico e non solo.

Vanigli, sostituto dello squalificato Lucarelli, intanto è passato al 4-3-3 con Di Grazia e Russotto larghi accanto a Ripa e Semenzato e Marchese abbassati da esterni di difesa. I rossazzurri tengono il comando delle operazioni, spingono, ma non riescono a impegnare in modo significativo Maurantonio nonostante le aperture di Lodi e le continue accelerazioni di Russotto, frenato da qualche fuorigioco di troppo e da un paio di interventi rudi degli avversari.

Sembra una partita inchiodata allo 0-0, ma proprio allo scadere una trattenuta in area di Croce su Ripa viene sanzionata col rigore, trasformato dal glaciale Lodi con successiva festa sotto la curva nord e maxi recupero di 7 minuti.

Il Catania incamera terza vittoria di fila, secondo posto e una bella dose di entusiasmo. Se qualcuno cercava dei segnali, li ha avuti.

CATANIA-ANDRIA1-0
Catania (3-5-2): Pisseri 6, Aya 6.5 (22' st Di Grazia 6), Tedeschi 6, Bogdan 6, Semenzato 6 (40' st M. Esposito sv), Caccetta 6, Lodi 7, Biagianti 5.5 (22' st Mazzarani 6), Marchese 6.5, Curiale 5.5 (22' st Ripa 6), Russotto 7.5. (45' st Blondett sv). In panchina Martinez, Lovric, Djordjevic, Bucolo, Fornito, Rossetti, Correia. Allenatore: Vanigli 6.5

Fidelis Andria (4-3-3): Maurantonio 6.5, Tiritiello 5.5, Allegrini 5.5 (2' st Barisic 6), Rada 6, De Giorgi 5, A. Esposito 6, Piccinni 6 (40' st Pipoli sv), Matera 6, Minicucci 6 (35' st Celli 6), Scaringella 5.5 (35' st Croce 5.5), Curcio 6. In panchina Cilli, Paolillo, Bottalico, Di Cosmo, Ippedico, Lattanzio. Allenatore: Loseto 6.5
Arbitro: Schirru di Nichelino 6.
Rete: 45' st Lodi (rig).
Note: spettatori 10.451, incasso 51.580 euro. Ammoniti: Tiritiello, Russotto, Biagianti, De Giorgi. Angoli: 6-2 per il Catania. Recupero: 1' ; 7'.

Lasiciliaweb.it




Commenti